La Sogek è specializzata non solo in ristrutturazioni abitative e commerciali, ma anche nel settore turistico e alberghiero.
Se desideri trasformare il tuo appartamento in un Bed and Breakfast, contattaci per un preventivo gratuito o un sopralluogo senza impegno.
Siamo pronti ad accompagnarti passo dopo passo, dalla progettazione alla realizzazione.
Aprire un B&B oggi può essere un’ottima opportunità, ma è importante sapere che questa attività, se svolta in forma occasionale, non viene considerata un’attività d’impresa a tutti gli effetti.
Questo significa che non è necessario aprire una Partita IVA né iscriversi alla Camera di Commercio, a patto che l’attività rispetti determinati limiti, tra cui:
Occasionalità dell’attività (interruzione annuale di almeno 90 giorni);
Gestione familiare, senza l’assunzione di personale;
Nessun obbligo di emissione di documenti fiscali all’atto del pagamento (ma i redditi percepiti saranno comunque soggetti a tassazione IRPEF come “redditi diversi”).
Ogni Regione ha una propria normativa, ma tutte si rifanno alla legge quadro nazionale:
Legge 29 marzo 2001, n. 135 – “Riforma della legislazione nazionale del turismo”
D.lgs. 23 maggio 2011, n. 79 – Codice del turismo (che introduce anche il B&B a carattere imprenditoriale)
Prima di avviare l’attività è fondamentale consultare la legge regionale specifica, in quanto i requisiti possono variare sensibilmente.
In linea generale, tutte le Regioni richiedono che l’immobile sia:
A norma dal punto di vista urbanistico, igienico-sanitario e della sicurezza
Dotato di impianti conformi (elettrico, termico, gas)
Camere e posti letto:
Da 3 a 6 camere, con un massimo tra 6 e 20 posti letto (varia da Regione a Regione)
Camera doppia: minimo 14 mq
Camera singola: minimo 8 mq
Servizi igienici:
Devono includere doccia/vasca, lavabo, wc, bidet, specchio, presa elettrica e sistema di allarme
Non è obbligatorio un bagno privato per ogni camera, ma è fortemente consigliato (es. 2 camere e 2 bagni meglio di 3 camere e 1 solo bagno)
Il titolare deve avere la residenza nella struttura o, in alcune Regioni, in un immobile vicino.
Se si è in affitto, è necessario un atto di assenso da parte del proprietario.
Bisogna verificare che il regolamento condominiale non vieti attività ricettive.
Documenti richiesti:
Planimetria dell’immobile firmata da un tecnico abilitato
Titolo di disponibilità (es. atto di proprietà o contratto di affitto)
Certificato di residenza
Documento d’identità
Con questi documenti si presenta la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) tramite lo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) del Comune.
La procedura avviene online, solitamente tramite PEC o portali regionali dedicati. Dopo la presentazione, l’ente competente può effettuare un sopralluogo entro 20–30 giorni.
Creato e gestito da: Emanuele Perini – info@emanueleperini.com – Linkedin: Emanuele Perini