Tipologie e configurazione funzionale della cucina

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Tipologie e configurazione funzionale della cucina

La cucina secondo SOGEK

La casa è costituita da una serie di ambienti che presentano precise caratteristiche funzionali ed organizzative, oltre ad avere specifiche connotazioni impiantistiche e tecnologiche. Un ambiente di servizio di particolare rilevanza, per le caratteristiche funzionali e per le dotazioni impiantistiche è la cucina. Per poter procedere ad un corretto progetto dell’ambiente cucina si deve tener conto di una serie di fattori legati alle attività che si svolgono, alle dimensioni complessive dell’ambiente, ai requisiti che devono possedere le componenti installate. 

Le attività prelevanti che si svolgono in cucina sono: preparare cibi, lavare, cucinare, servire e sparecchiare. Si deve anche considerare il breve tempo che i ha a disposizione per preparare i cibi, che rende spesso i movimenti tra loro combinati e frenetici.

I passaggi tra piano di lavoro, lavello, fornelli, frigorifero, tavolo da pranzo sono frequenti e la corretta disposizione delle varie componenti deve essere attentamente studiata. Accanto alle attività da svolgere ci si deve, poi, confrontare con la forma e le dimensioni dello spazio, che può consentire diverse modalità di disposizione ed aggregazione dei singoli moduli componibili della cucina. 

Tipologia e configurazione funzionale: la cucina può essere organizzata nei seguenti modi:

Cucina “in linea”, con una solo fila di mobili e l’altro lato libero per il passaggio;

Cucina “parallela” con due file di mobili e il passaggio al centro;
Cucina “ad L”, con i mobili disposti su due lati contigui;
Cucina “a ferro di cavallo” con la disposizione dei mobili sui due lati lunghi e su uno corto;
Cucina con “isola centrale” , attrezzata con fuochi o lavello, con “penisola”, con un lato contiguo ai moduli della cucina e un lato libero.

Cucina in linea:

Tipologia cucina il linea, con una sola di mobili e l’altro lato libero per il passaggio, larghezza minima dell’ambiente 180 cm ( 60 cm per  le attrezzature e 110/120 per il passaggio. Con una lunghezza di 270 cm, si possono prevedere: un lavabo lungo 90 cm, un piano cottura con forno basso da 6o cm, un frigorifero da 60 cm e una lavatrice da 60 cm.

Cucina parallela:

Tipologia cucina “parallela” con due file di mobili e il passaggio al centro, larghezza minima 220 cm ( 100/110 cm passaggio minimo tra due file di mobili, fuochi e lavabo sullo stesso lato intervallati da piani di appoggio). Una lunghezza di 210 cm, consente di realizzare già una cucina completa di questo tipo.

Cucina ad L:

Tipologia cucina “ad L”, con i mobili disposti su due lati contigui. La disposizione più frequente, con un lato lungo e uno corto; ottima se la pianta è quadrata e consigliabile per le cucine aperte sul pranzo. Le dimensioni possono variare da 180×270, 240×240 minimo, a salire.

Cucina a ferro di cavallo:

Tipologia cucina a “ferro di cavallo” con la disposizione dei mobili sei due lati lunghi e su uno corto, dimensioni ottimali 240×300 cm, la disposizione consente di avere delle funzioni raccolte, anche le zone d’angolo sono utilizzabili dimensioni solo con appositi moduli.

Cucina ad isola centrale:

Tipologia cucina ad “isola centrale”, attrezzata con fuochi o lavello o utilizzabile solo come piano di lavoro/pranzo. Le dimensioni possono variare, da 90×120 a 120×240 e oltre.

Naturalmente tutte le configurazioni indicate possono articolarsi ulteriormente in soluzioni personalizzate, minime o maxi.

Negli ultimi anni la cultura estetica del cibo, corroborata da moltissime trasmissioni televisive incentrate sul tema del food design, ha avuto come ricaduta un interesse sul design dell’ambiente cucina, non più come luogo di servizio della casa, ma fulcro di interesse. Il momento della preparazione dei cibi, della decorazione dei dolci, della presentazione del piatto può essere praticato come “arte”, sotto gli acchi dei commensali.

Anche gli stessi ristoranti hanno scelto, talora, soluzioni di totale trasparenza, ponendo vetrate tra sala e la cucina, come a voler manifestare di non aver nulla da nascondere sul cibo genuino, proponendo l’attività in cucina come “spettacolo” creativo. La soluzione dell’isola centrale, o della penisola che affaccia sulla sala da pranzo/soggiorno, soprattutto se contiene i fornelli, può divenire molto scenografica, ma richiede molta organizzazione e ordine perchè ha tutto a vista.